Il Garante regionale dei diritti della persona

La Regione considera impegno prioritario la tutela dei diritti delle persone, soprattutto di quelle che non sono in grado di difenderli in modo diretto e autonomo; concorre quindi a garantirne il rispetto, in particolare di quelli dei bambini e degli adolescenti e di coloro che sono privati della libertà personale o a rischio di discriminazione, in adempimento a quanto previsto dalla normativa internazionale, europea e statale.

Il Garante ha sede presso il Consiglio regionale ed è stato istituito nel 2014 con un'apposita legge che ne definisce le competenze e le funzioni, la legge regionale 16 maggio 2014, n. 9 e s.m.i.

Cosa fa il Garante

Si occupa delle segnalazioni riferite a casi di presunta violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti da parte di famiglie, scuole, associazioni, enti e anche dai minori, delle segnalazioni riferite a casi di presunta violazione dei diritti da parte delle persone private della libertà personale e delle segnalazioni riferite a casi di presunta discriminazione fondata sull'origine nazionale o etnica, sulle convinzioni personali e religiose, sulla disabilità, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere compiuti da soggetti pubblici e privati.

Promuove:

  • iniziative per diffondere la cultura dell'infanzia e dell'adolescenza, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati. Il Garante intende favorire un cambiamento culturale fondato sulla centralità del bambino e del suo interesse. E' un'attività rivolta prevalentemente ai bambini e ai ragazzi nei loro contesti di vita ma si apre anche nei confronti dei genitori, degli insegnanti e tutti coloro che quotidianamente entrano in contatto con bambini ed adolescenti. Si intende, quindi, realizzare attività di formazione e informazione all'interno delle istituzioni scolastiche ma anche nei contesti extrascolastici, realizzare opuscoli e materiali utili agli educatori e genitori.
  • l'inserimento lavorativo e sociale delle persone private della libertà personale e la cultura della giustizia riparativa. Il Garante si attiva per favorire l'inserimento lavorativo e sociale promuovendo il lavoro all'interno delle strutture carcerarie e attività formative. Sostiene percorsi di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui temi del rispetto dei diritti umani.
  • iniziative utili a contrastare comportamenti discriminatori e a favorire le pari opportunità nei settori lavorativi, etico-sociali, economici, civili e politici. Il Garante attiva iniziative di conoscenza e di prevenzione sul tema della violazione degli obblighi di non discriminazione e di parità di trattamento nei confronti degli attori sociali, economici, culturali ed istituzionali. La sensibilizzazione sulle tematiche della discriminazione si rivolge in primo luogo ai giovani.

Esprime pareri e proposte su progetti di legge, regolamenti ed atti di indirizzo regionali. Il Garante ha il compito di sollecitare il legislatore regionale formulando proposte, osservazioni e raccomandazioni al fine di considerare sempre, prima di qualsiasi intervento normativo, l'impatto che ne deriverebbe sul contesto sociale della regione.

Paolo Pittaro Garante regionale dei diritti della persona
Paolo Pittaro Garante regionale dei diritti della persona

Chi è il Garante

Il Garante regionale dei diritti della persona è Paolo Pittaro, nominato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nel corso della seduta regionale il giorno 1 ottobre 2019.

Laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, già docente di diritto e procedura penale e già Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Trieste, oggi Pittaro è docente universitario in quiescenza.